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mercoledì 20 giugno 2012

ANCORA IMMIGRATI SULLE COSTE SICILIANE. LORO SI DIFENDONO "SOLO UNA NUOTATA"

Due albanesi si avvicinano con nonchalance alle coste della Puglia
Ancora un caso di immigrazione in Sicilia, dove due libici sono stati fermati dalla Guardia costiera. I due si sono prontamente difesi "noi ha fatto gara di nuoto. Io ha detto a Rafik: chi arriva prima a Lampedusa vinto".  Si tratta del terzo caso dall'inizio del mese: pochi giorni fa, un altro uomo, questa volta egiziano, è stato fermato dalla guardia di finanza, e si è giustificando dicendo che stava solo facendo una nuotata e che non si sarebbe accorto di essersi spinto così a largo.
Il problema è reale e molto serio, perché questo tipo di fenomeno si sta moltiplicando molto velocemente. Si sono verificati casi più gravi sulle coste pugliesi, dove alcuni albanesi si sono avvicinati alla costa con un pedalò, fingendosi bagnanti. Anche in questo caso si sono giustificati immediatamente "quale documento? Bagnino ha preso documento per dare pedalò. Questo non è lido di Durazzo?".
Da quanto si deduce le tecniche di immigrazione si stanno sofisticando, e non sempre è facile accertare il reato. Per questo nasce la S.S.A.F.T., squadra speciale anti-finti-tonti, per indagare su casi di questo tipo. 
Anche i proprietari e il personale dei lidi hanno paura, come ci dice Mario Marini, presidente dell'A.I.B.S. (Associazione italiana bagnini spaventati) "non vorremmo si tornasse agli anni in cui le nostre spiagge si affollarono di albanesi, gli anni del cosiddetto spacca conchiglia ammazza famiglia"

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